La Torta paesana nasce dalla cultura del riciclo, com'è facile intuire.
Una volta, però, le donne del popolo non avevano il forno in casa, era una cosa di lusso, e allora portavano le loro torte di pane e latte dal fornaio, il quale cuoceva le torte paesane assieme al suo pane. E' un'usanza che in qualche paesino della Brianza si perpetua ancora, perché le nonne (soprattutto loro) ritengono che la cottura nel forno del "prestinée" (il prestinaio, il fornaio insomma) dia un risultato migliore.
Col tempo la torta paesana (detta anche "torta di pane" e "torta di latte") è stata modernizzata e arricchita di ingredienti: sono arrivati il cioccolato, gli amaretti e anche il liquore. E' dunque diventata una torta ricca, sempre più gustosa e degna di essere servita nelle grandi occasioni. Oggi come allora, infatti, la torta paesana si prepara in occasione delle feste di paese, quando si celebra la festa del Santo patrono, per esempio, o per altre ricorrenze religiose o meno.
- 1 litro di latte
- 300 g di pane raffermo
- 150 g di amaretti
- 30 g di cacao amaro o
- 50 g di pinoli
- 70 g di uvetta passa
- 100 g di cioccolato fondente
- 50 g di liquore all'amaretto
- la buccia grattugiata di un'arancia
Spezzare il pane raffermo in tocchetti grossolani.
Ammollare l'uvetta in acqua.
Grattugiare la buccia dell'arancia.
Tagliare a pezzi grossolani il cioccolato.
Mettere il pane e gli amaretti a mollo nel latte per almeno due ore o tutta la notte (in frigorifero), se avete tempo. Quando il pane è ammollato, siete pronti a procedere con la torta. Scaldate il forno a 180°C, ventilato.
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